ENI GREEN DATA CENTER

Un Data Center, o CED, è il luogo fisico che ospita un insieme di gruppi server e tutti gli impianti necessari a garantirne il corretto funzionamento. La caratteristica principale di questi complessi è l’ingente capacità di calcolo sviluppata dai gruppi server, che permettono al Data Center di movimentare e gestire in contemporanea un numero di processi e di dati considerevole. La potenza di calcolo erogata comporta però la necessità primaria di gestione del mantenimento e raffreddamento dei corpi server, in modo da garantire il corretto funzionamento a regime. 

Il Green Data Center è uno dei primi esempi mondiali di Centro di Elaborazione Dati ad altissima efficienza energetica nel rapporto tra consumo complessivo e consumo dei sistemi informatici installati, in grado di ridurre l’assorbimento elettrico per il raffreddamento dei server da 1,5 KW a 0,2 KW per unità.

Il Green Data Center di ENI è un centro elaborazione digitale che ospita 5.200 m2 di sale dati disposte in 6 sezioni indipendenti, corredate da 35.000 mq di aree a servizio del sistema e di circa 1.200 m2 ad uso uffici dedicati alla gestione del Data Center, per una dimensione del complesso di circa 45.000 mq.

In totale i sistemi composti da sala server e torre di raffreddamento sono sei e sono stati configurati in modo da ottenere due edifici simmetrici da tre gruppi ciascuno. Questo permette di allocare per ognuna delle due aree lo stesso tipo di dati, seguendo la configurazione ridondante tipica dei CED, che protegge il sistema sia da eventuali attacchi informatici che strutturali.

Viste in pianta, le due macro aree sono state pensate a forma di triangolo equilatero, con le tre torri poste ai vertici. Questo ha permesso di posizionare gli impianti di mantenimento tra una torre e l’altra, in modo che ogni sala server possa essere facilmente alimentata alternativamente. È fondamentale che i locali che ospitano gli impianti di mantenimento del complesso siano disposti in modo da ridondare la disponibilità di ogni singola sala server e assicurare sempre la presenza di uno dei due sistemi, in caso di cessazione di funzionamento dell'altro.

Il controllo delle sale viene gestito dall’area uffici posizionata sfruttando lo spazio utile sopra alla struttura esistente. É composta da due volumi simmetrici, collegati da un ponte sospeso, l’unico elemento di connessione reale e simbolica tra le due sezioni simmetriche del complesso.

Il mantenimento costante delle prestazioni di calcolo e degli standard di funzionamento del Data Center sono alla base della progettazione del layout interno delle sale server. Sulla base del modulo 60x60cm, dimensione del singolo gruppo di calcolo, è stata definita la disposizione dei server nelle sale e la larghezza dei corridoi d’accesso per la distribuzione dell’aria e per il passaggio degli operatori.

Sotto il pavimento di ogni piano sono stati installati gli impianti necessari all’alimentazione elettrica, alla sicurezza antincendio e blackout ed alla gestione in real-time delle unità di calcolo. La gestione è stata pensata in modo da utilizzare un’unica fonte di raffreddamento posta al di sotto del primo livello di unità server: la pavimentazione aerabile e la scelta di materiali dalle elevate perfomance tecniche sono stati gli elementi necessari per ottimizzare il sistema di raffreddamento naturale sviluppato per la prima volta nel Green Data Center di Eni.

In condizioni atmosferiche idonee la sola forma architettonica è in grado di fornire l’afflusso d’aria necessario al raffreddamento dei server e mantenere una temperatura di esercizio compresa tra i 18°-26° ed un’umidità relativa del 20%-70%.

Questa soluzione architettonica prevede che ogni sala server sia abbinata ad una torre di raffreddamento che crea un naturale ricircolo convettivo d’aria all’interno del sistema architettonico.
 
 
 

La torre è una struttura a camino, quasi interamente cava e alta circa 30m, con la funzione di immettere naturalmente aria esterna ed espellere l’aria riscaldata dal calore prodotto dalle unità di calcolo sfruttando il moto convettivo che si crea. 

Per controllare il sistema, un gruppo di serrande installate sulla torre permette di gestire la percentuale di ricircolo dell’aria esterna dallo 0% (totale free-cooling) al 100% (totale ricircolo), in relazione alle condizioni atmosferiche del complesso ed ai target di temperatura e umidità necessari al corretto funzionamento.
 
 

Ma questa ricerca di un’architettura come connubio tra funzionalità, estetica e struttura non si ferma solo all’edificio in sé. Un elemento cuore della sicurezza passiva progettata per l’impianto si basa su un’idea tanto semplice quanto efficace per proteggere tutti i locali tecnici e le sale dati. Il complesso è stato posizionato su una collina artificiale, ottenuta tramite il recupero completo della terra di scavo, rafforzata tramite ricorso a trattamenti consolidanti dei terreni limosi.

La collina  fornisce un limite fisico che aumenta la protezione di tutti i locali tecnici e delle sale dati e dà una connotazione naturale al contesto integrando l'architettura al paesaggio.